23 ottobre 2013

Recensione: Contratto di Passione di Jennifer Probst



Titolo: Contratto di passione
Autore: Jennifer Probst
Editore: Corbaccio
Prezzo: € 13.90


Trama:


Contratto di passione è un romanzo della serie Marriage to a Billionaire, di Jennifer Probst. E’ il terzo e ultimo romanzo della trilogia che la scrittrice ha dedicato agli intrighi matrimoniali e alle passioni. Quest’ultimo romanzo ricorda un po’ la favola del brutto anatroccolo che si trasforma in cigno. Il brutto anatroccolo in questione si chiama Carolina Conte. Lei, fin da quando era adolescente, nutre una passione sfrenata per Max Gray, l’attraente migliore amico di suo fratello Michael. Ora Carolina è cresciuta, è diventata una giovane donna, ha conseguito la laurea, e lavora nell’azienda gestita da Max. Eppure la famiglia di Carolina non la tiene ancora in debita considerazione e Max, purtroppo, sembra notare appena la sua presenza. Una conferenza aziendale, con annessa cena conclusiva, si trasformerà in una notte di passione in cui Carolina riuscirà a soddisfare il desiderio che prova per Max. Alla serata trascorsa assieme, però, per imposizione della famiglia, segue un matrimonio. Entrambi i coniugi si sentono costretti. Max è in trappola e Carolina è in preda alla rabbia. Il matrimonio diventa una guerra, il cui teatro è la camera da letto. Jennifer Probst, con Contratto di passione, conclude la sua trilogia di romanzi incentrati sul matrimonio.



Cosa Penso:


Pensavo fosse l’ultimo libro di questa serie, invece credo ce ne sarà per lo meno un altro, sono contentissima visto che mi piace molto lo stile della Probst ^^

Stavolta, la storia ruota intorno alla sorellina più piccolo di Michael, i protagonista del libro precedente, magnate della pasticceria italiana. Dopo 3 anni dagli avvenimenti del secondo libro, Carolina, è una donna indipendente e vuole dimostrarlo sia alla sua famiglia che al suo vecchio amore proibito, Max, amministratore delegato dell’ impresa di famiglia. Max e Carolina, iniziano a lavorare gomito a gomito, non senza creare qualche piccola catastrofe aziendale, ma i veri guai arrivano quando non sono in ufficio, perché l’attrazione che c’è tra loro è grande quando il loro orgoglio.

Confesso che la parte iniziale del libro mi ha annoiata un pochino, ma la Probst si riscatta subito con il primo di innumerevoli battibecchi tra i protagonisti, un vero gioco “pericoloso” per la nostra Carolina che riuscirà, in qualche occasione, ad avere l’ultima parola e a tenere testa al fascino di Max.

Anche questa volta la Probst va a segno per il suo stile e la caratterizzazione dei personaggi e il passato alle loro spalle. Anche se il libro mi è piaciuto, penso poteva venir meglio di così, sarà che mi mancano i riferimenti alla’Italia? Non che non ce ne siano, però nei libri precedenti era come respirare aria di casa, mentre adesso sembra un normale rosa senza quel pizzico che aveva caratterizzato la saga. Questa credo che sia l’unica pecca del libro, per il resto è un mix letale per i cuori di noi lettrici del genere, per cui lo consiglio anzi, voglio sapere se avete avuto la mia stessa sensazione oppure la mia testa di recente non è buona XD

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