1 dicembre 2012

Danzando sui vetri rotti di Ka Hancock




Titolo: Danzando sui vetri rotti
Autore: Ka Hancock
Prezzo:  € 14,00
Pagine: 448
Editore: Leggereditore


Trama


Lucy Houston e Mickey Chandler non sembrano destinati a una vita felice: lui è affetto da disturbo bipolare e la famiglia di lei ha accumulato una lunga serie di casi di cancro. Nonostante siano entrambi segnati da un destino che non lascia ben sperare, quando le loro strade si incontrano, la notte del ventunesimo compleanno di Lucy, è subito amore. Cauti a ogni passo, Lucy e Mickey sono determinati a portare avanti la loro relazione, consapevoli di non essere in grado di donare un futuro felice a un possibile figlio. Lui le promette onestà. Lei gli promette pazienza. Entrambi si promettono di rinunciare a essere genitori. Nonostante la decisione dolorosa e difficile di non avere bambini, tutto cambia improvvisamente il giorno del loro undicesimo anniversario di matrimonio, dopo un controllo di routine di Lucy. Ha inizio così una storia unica, in cui nessuna regola conta più e la parola amore assume nuove declinazioni e profonde sfumature.


Cosa Penso


Ho faticato un pò ad iniziare questo libro, diciamo che il tema è abbastanza spinoso. Parla di Luc e Mic, sposati da 11 anni ormai, entrambi con problemi di salute, abbastanza particolari, alle spalle.
Luc e Mic sono due personaggi molto complessi, lei forte quanto fragile, lui debole e, la maggior parte delle volte, inaffidabile per via della malattia. Quando si sono sposati hanno scritto delle regole, una delle quali viene infranta. E' un miracolo vista la situazione, ma Luc è incinta e questo porta non pochi problemi alla coppia e alla famiglia di lei, composta dalle sorelle Lil e Priss.
Certe volte il personaggio di Luc vuole risultare troppo forte, più di quanto lo sia veramente, infatti, con la scusa di non farlo preoccupare, gli nascondere delle notizie (seppur non confermate) sulla sua salute. Certo Mic è particolare, bisogna essere cauti, ma in un matrimonio non ci si può nascondere, avrebbe dovuto dirglielo, infatti lui si sente peggio quando lei fa così.

Man mano che si va avanti, il lettore (soprattutto se donna) si farà prendere dall'ansia, poichè vengono affrontate tematiche mediche non proprio esaltanti. Lo confesso, alla metà del libro mi sono messa a piangere per Luc e Mic.
Il dilemma è: uccidere questo bambino e curarsi o rischiare e continuare la gravidanza??? Cosa faremo al posto suo???
Non lo so, non lo so proprio.....(capirete perchè non affermo subito: la seconda, ovvio! solo leggendo tutto quello che devono passare loro)
Luc decide di rischiare e questo porta ancora più caos nella sua vita di coppia, perchè Mic crolla spesso nel romanzo, soprattutto, non riesce neanche a pensare ad una vita senza di lei. Si dovrà imparare a capire se stessi, cosa si può fare in una situazione disperata come questa, scappare e dare la colpa alla malattia o prendere ti petto il problema. Mic fa tante cose stupide, a prescindere dalla sua situazione e questo fa crollare ancora di più il rapporto, ma soprattutto fa arrabbiare parecchio Luc. Ma lei è sempre stata la sorella forte e una moglie paziente (probabilmente io sarei scappata) e riuscirà a far in modo che tutto funzioni, con o senza di lei. Mic capirà cosa è in grado di fare veramente, sarà un padre stupendo di una bambina meravigliosa, esattamente come ha sempre detto Luc!
All'inizio mi sembrava parecchio pesante come libro, si passava dal presente al passato, nei ricordi di Luc, che certe volte leggevo e mi ritrovavo a domandarmi se mi ero persa qualcosa (probabile XD ). Poi la svolta verso 1/4 del libro e finalmente il libro prosegue senza intoppi. Lo stile è scorrevole, e si vede che la Hancock sa di cosa sta parlando. Il finale, seppur in cuor mio sapevo che non sarebbe stato quello che volevo, è stato bello, si passa dalla prospettica di Luc e tutte le sue ansie, alle paure di Mic che solo entrando nella sua testa si possono capire. Lo consiglio perchè, come dice la copertina:

<<... una storia intima e toccante che resterà nel cuore dei lettori.>>

ed è proprio vero.




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